Che differenza c’è tra avere ansia ed avere paura?

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Spesso erroneamente tendiamo a confondere questi due tipi di emozioni ma ormai studi scientifici di psicobiologia hanno confermato che tra sperimentare un’emozione di tipo ansiogeno e un’emozione di paura c’è una sostanziale differenza.

La prima sostanziale differenza è di tipo neurologico.

Quando proviamo paura la parte corticale del cervello cioè la parte più alta, quella più in superficie per intenderci ha la possibilità di riconoscere con precisione uno stimolo come potenzialmente pericoloso e di pianificare quindi una serie di risposte più o meno efficaci per fronteggiare adeguatamente quel determinato stimolo stressante.

Quando proviamo ansia invece vengono maggiormente coinvolte le parti più profonde e meno superficiali del cervello, quindi la corteccia cerebrale viene presa in considerazione solo in minima parte.
Ciò significa che nell’esperienza ansiogena abbiamo una consapevolezza e una conoscenza del tutto parziale delle cause che scatenano tale tipo di emozione.
L’unica conoscenza che abbiamo è per lo più legata alla presa d’atto della sintomatologia spiacevole che essa ingenera sul nostro corpo e sulla nostra mente:

  • tensione,
  • insonnia,
  • tachicardia,
  • palpitazioni,
  • sudorazione,
  • difficoltà nella respirazione ecc…

Pensiamo ad esempio alla ricorrente paura degli esami che può vivere uno studente.

Immediatamente bisognerà distinguere se effettivamente si tratta di paura o di ansia.

Se effettivamente si tratta di paura, allora lo studente dovrebbe essere in grado di definire con esattezza i diversi elementi che concorrono a questo tipo di sensazione e poi anche le diverse strategie che potrebbe mettere in atto per provare a superarla.

Se invece si tratta di ansia, lo studente si troverà a vivere tutto un corteo di sintomi corporei e psichici estremamente sgradevoli e le spiegazioni circa le cause della sua ansia saranno vaghe, generiche e inconsistenti.

Questo perché nell’ansia non abbiamo una diretta consapevolezza del fattore scatenante di questa emozione ma la viviamo per così dire di “rimbalzo” , perché ci rendiamo conto del vissuto sgradevole che viviamo sul nostro corpo e sulla nostra psiche.

Fondamentalmente chi prova ansia vive tutta una sintomatologia specifica (tachicardia, sudorazione, vampate di calore, difficoltà nella respirazione ecc..) ma non sa perché la sta provando.

Una volta fatta questa necessaria distinzione, lo psicologo avrà una metodologia di lavoro assolutamente diversa a seconda che si tratti di ansia o di paura.

Nel prossimo articolo spiegherò come poter adeguatamente affrontare l’ansia andando alla ricerca della VERA CAUSA INTERNA che fomenta questa condizione e di cui la persona non ha assolutamente una diretta consapevolezza.

Dott. Roberto Re
Psicologo Clinico
Esperto in Ipnoterapia, Auricoloterapia e Psicosomatica

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