Chi è la persona intelligente?

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Per tanti anni la società, la scuola e il senso comune in generale hanno considerato come segno di intelligenza la capacità di una persona di risolvere compiti o problemi che richiedevano esclusivamente una competenza di tipo logico matematico, razionale per intenderci.

Moderni studi di neuroscienze e di neuropsicologia hanno ormai ampiamente documentato da un punto di vista scientifico che quella logica possiamo considerarla un tipo di intelligenza ma non l’intelligenza.

Infatti si parla oggi di intelligenze multiple proprio a sottolineare che ognuno di noi ha intelligenze maggiormente spiccate in determinate abilità piuttosto che altre e che non devono essere necessariamente quelle di tipo logico matematico, ma possono riguardare altri aspetti come la capacità di gestione delle emozioni, definita da Goleman intelligenza emotiva, oppure un intelligenza di tipo artistico musicale ecc.

Il cervello

Osservando l‘anatomia del cervello vediamo che esistono due emisferi, uno destro e uno sinistro uniti tra loro da una struttura chiamata corpo calloso e sappiamo inoltre che esiste una parta alta, superficiale, chiamata corteccia e una parte più bassa, profonda, sotto corticale chiamata sistema limbico.

Se analizziamo bene questa configurazione anatomica del cervello ne esce un quadro molto interessante;
possiamo infatti suddividere il cervello in quattro quadranti:

  • corticale sinistro,
  • limbico sinistro,
  • corticale destro,
  • limbico destro.

Ognuno di questi 4 quadranti ha una sua specializzazione

  1. Per esempio il corticale sinistro ha capacità estremamente analitiche, qui infatti si fa risiedere l’intelligenza di tipo logico matematico e razionale.
  2. Il limbico sinistro è specializzato nelle capacità di organizzazione e pianificazione, qui si fa risiedere anche il cosiddetto Super Io freudiano che altro non è che il rispetto delle regole, delle norme e delle convenzioni sociali.
  3. Il corticale destro ha ottime capacità di sintesi, ad esempio non vede i singoli alberi di una foresta come farebbe il corticale sinistro ma ha una visione d’insieme dell’intera foresta.
    Qui si fa risiedere anche l’intuito cioè la capacità di prevedere intuitivamente gli esiti di una determinata azione.
  4. Infine abbiamo il limbico destro, il mondo delle relazioni umane, la capacità di gestire le emozioni proprie e altrui, si fa risiedere qui l’intelligenza di tipo emotivo.

Pensiamo ora come potrebbe essere il profilo di una persona totalmente sbilanciata a sinistra e molto carente a destra

Sarà una persona con ottime capacità di studio certosino e di sistematizzazione ma è meglio che lavori da solo e che non gli si chieda di innovare.
Pignolo, rigido, noioso, sarebbe un burocrate o un contabile eccezionale in un sistema però che non deve mai cambiare.

Da questa analisi capiamo quindi che la persona intelligente non è quella che ha il 100 per cento in un quadrante e 0 zero in tutti gli altri.

La persona intelligente è quella persona che ha flessibilità mentale e comportamentale, cioè quella persona che sa utilizzare in maniera sufficientemente buona quel tipo di quadrante cerebrale a seconda della circostanza in cui si trova ad operare.
È quella persona che non ha 100 in tutte le aree ma si sa muovere e destreggiare bene comunque e sa utilizzare, almeno per il 50 per cento, ognuna di quelle parti del cervello descritte sopra.

Va da sé che ognuno di noi deve riconoscere le aree in cui è maggiormente carente e lavorarci per migliorarle e magari potenziare quelle già sviluppate per andare a formare il cosiddetto talento.

In una società ormai talmente liquida, variabile dove i cambiamenti sono ormai all’ordine del giorno sviluppare questo tipo di mentalità è indispensabile per la propria SOPRAVVIVENZA.

Questa è la PERSONA INTELLIGENTE!

Dott. Roberto Re
Psicologo Clinico
Esperto in Ipnoterapia, Auricoloterapia e Psicosomatica

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