Riflessioni di uno psicologo
Ogni giorno ascolto tante storie di vita…
una diversa dall’altra.
Lo studio diventa uno spazio mentale in cui la persona si sente finalmente libera di raccontarsi, di esprimere i suoi pensieri, i suoi sentimenti e le sue emozioni.
Ogni giorno una chiave diversa per riuscire ad accedere in quel mondo spesso oscuro ed enigmatico della persona, un mondo che può far paura, spesso fatto di tanto dolore e sofferenza.
Ogni giorno tocco l’animo profondo delle persone e ringrazio Dio per la missione che mi ha affidato.
Sono sempre più convinto che senza una visione più ampia della vita interpretare questa professione sarebbe davvero difficile.
Libertà di spirito, purezza d’animo, fermezza nelle decisioni, profondità di pensiero, pazienza, bontà, disinteresse, sincerità, modestia e soprattutto amore incondizionato: con i miei soli limiti umani credo non riuscirei.
La responsabilità del medico o dello psicologo è quella di vedere, capire, curare e guarire, ma per ottenere questo ha necessità di riconoscere la natura dell’uomo non solo come struttura biologica e psichica ma anche come entità spirituale.
Ecco quindi che la meditazione profonda diventa per me quel momento indispensabile a cui attingere per trovare quelle qualità fondamentali che permettono di fare questo lavoro…
è un passo di umiltà in cui si riconosce la limitazione della nostra natura umana inserita in una società che fomenta invece continuamente il nostro ego.
Abbiamo bisogno di tanta sana umiltà.
Quando mi chiedono come possa riuscire ad ascoltare così tante storie di vita di persone, dico sempre: la meditazione profonda è diventata la mia forza!
Dott. Roberto Re
Psicologo Clinico
Esperto in Ipnoterapia, Auricoloterapia e Psicosomatica